L’impatto della regolamentazione bancaria internazionale e le sue applicazioni recenti sono un fenomeno relativamente nuovo e destinato ad aprire, forse, ulteriori frontiere nel business. Pochi giorni fa un report di Mediobanca Research ha svelato che tra i benefici patrimoniali per le banche ricompresi nel Danish Compromise è anche ricompresa la loro crescita nel settore dell’asset e wealth: in altre parole, se una banca vuole comprare una società di gestione dei patrimoni (asset o wealth management), può farlo utilizzando meno soldi rispetto a quanto richiesto in passato, a condizione che questa acquisizione venga fatta tramite la loro controllata assicurativa.
Ricordiamo che le somme investite in tali polizze vengono destinate a fondi interni gestiti dalle stesse compagnie, che a loro volta investono in fondi comuni di investimento. E allora, perché fare questo doppio passaggio se il risultato è simile a quello dei normali fondi comuni? La risposta è semplice: perché così si remunerano sia la banca che la compagnia di assicurazione, spesso appartenenti allo stesso gruppo. [...]
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