Lo hanno detto in più sede e in più occasioni: se Kamala Harris e Tim Walz vinceranno le elezioni presidenziali Usa del 5 novembre, la libertà di parola e di espressione sui social sarà messa in seria discussione. Con il pretesto di combattere la “disinformazione”, le “ingerenze straniere” e le “fake news” i dem, infatti, intendono imporre alle piattaforme social di imprimere una stretta sul “free speech” sul web, a costo di sacrificare i diritti sanciti dalla Costituzione degli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi, durante un intervento al World Economic Forum, John Kerry ha affermato che il Primo Emendamento degli Stati Uniti rappresenta un "grave ostacolo" nella lotta contro la disinformazione, dichiarando che la libertà di parola "impedisce di eliminare completamente" le false informazioni. [...]
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