Nella crisi ormai pluriennale che attanaglia l’area euro, i primi interventi furono all’insegna del bail-out, con la UE corsa al capezzale della Grecia nel 2010. Con l’aggravarsi della crisi di Atene, però, alcuni Paesi (in primis la Germania) iniziarono a ventilare l’idea di coinvolgere i cittadini nei salvataggi per non far ricadere l’intero costo sulle spalle dei contribuenti dei Paesi creditori. In Grecia, per esempio, fu operato un pesante taglio al valore dei titoli di Stato, mentre con la tassa sui depositi a Cipro fu compiuto un salto di qualità nella strategia del bail-in. [...]
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