Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, l’attenzione degli investitori si concentra sempre più su cosa potrebbe significare per i mercati finanziari un eventuale ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump.
Secondo Trump, l’eccessiva forza del dollaro ha danneggiato la competitività delle esportazioni americane, ampliato il deficit commerciale e indebolito il settore manifatturiero degli Stati Uniti, con conseguenze negative sui posti di lavoro. Questa posizione non è priva di fondamento, considerando che l’indice ponderato sul commercio del dollaro, corretto per l’inflazione, è aumentato del 20-30% negli ultimi dieci anni. Anche il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che, nel 2023, il dollaro fosse sopravvalutato del 5-10%, e nel 2024 ha registrato un ulteriore aumento del 2-3%. [...]
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