Il programma è chiaro: la “rete centrale”, quella che comprende i collegamenti più importanti tra le principali città, in pratica le Capitali, e i nodi, deve essere completata entro il 2030. La “rete estesa” deve essere completata entro i successivi, nel 2040. La “rete globale” che collega tutte le regioni dell’UE alla rete centrale e dovrà essere completato entro il 2050.
Un business colossale per tutte le imprese interessate, da quelle di costruzioni a quelle metalmeccaniche che realizzano motrici e vagoni, visto che si tratta di migliorare le infrastrutture al fine di consentire maggiore velocità di percorrenza: entro il 2040 l’intera “rete estesa” dovrà consentire di viaggiare ad almeno 160 Km/h. E poi, occorre adeguare le infrastrutture di sicurezza dotandole del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System) mettendo fuori uso i singoli sistemi nazionali. Inoltre, si dovranno realizzare le zone di interscambio multimodale, realizzare i collegamenti con gli aeroporti, preoccuparsi dei collegamenti urbani per promuovere la “zero and low emission mobility” [...]
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