Chi vende obbligazioni teme il ritorno degli anni ’70, con livelli di inflazione che hanno raggiunto il 14%. Sotto la nuova amministrazione Trump, le scelte politiche in materia di commercio, immigrazione e fiscalità rischiano di esercitare pressione sull’inflazione, riducendo lo spazio di manovra della Fed che potrebbe addirittura aumentare i tassi nel corso del 2025.
A scommettere sul crollo imminente del mercato obbligazionario è il noto investitore Stanley Druckenmiller, protagonista insieme a Soros dell’attacco alla sterlina che nel 1992 fruttò oltre $1 miliardo. Conosciuto per la sua capacità di anticipare trend economici non attesi attraverso la comprensione macro degli eventi, Druckenmiller ha dichiarato di essere short sulle aspettative di inflazione della Fed. [...]
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