Se fossero russi rientrerebbero a pieno titolo nella categoria degli oligarchi, così da evidenziarne l’appartenenza ad una cerchia ristretta di ricconi diventati tali utilizzando mezzi più o meno legali. I paperoni occidentali, sparsi tra Vecchio e Nuovo Continente, fanno parte di un club altrettanto esclusivo e hanno spesso conseguito la ricchezza in modo ambiguo come i loro omologhi moscoviti, eppure non sono oligarchi.
Nessuno si sognerebbe mai di definire l’Elon Musk di turno come “oligarca”. Il nuovo amico di Donald Trump è, del resto proprio come il nuovo presidente degli Stati Uniti, un tycoon, un businessmen, un grande imprenditore, un magnate. A proposito di Musk, negli ultimi anni l’uomo più ricco al mondo (patrimonio netto di oltre 244 miliardi di dollari) ha acquistato un’intera piattaforma di social media (Twitter, ora X), ha trasformato la percezione americana nei confronti delle auto elettriche e, tra le altre cose, ha creato persino un’azienda aerospaziale che è stata responsabile di tre quarti di tutti gli oggetti lanciati nello spazio nel 2023. [...]
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