Cresce la paura sui mercati, nonostante l’euforia che ha portato l’S&P 500 a toccare nuovi record a 6.100 punti. Gli esperti monitorano con attenzione i fattori che potrebbero dare il via al prossimo crollo del mercato, con 7 cigni neri che minacciano il mondo nel 2025. La calma apparente, confermata dall’indice di volatilità del Cboe (VIX) sui minimi da fine luglio a 13 punti, nasconde infatti tensioni profonde, pronte a emergere al minimo segnale di squilibrio.
Non si tratta solo dei timori legati alle incertezze geopolitiche e ai conflitti in corso in Ucraina e tra Israele e Hamas, ma di una preoccupazione più ampia derivante dai cambiamenti politici sotto l’amministrazione di Donald Trump. Secondo Goldman Sachs, in questo momento i mercati stanno sottovalutando il rischio di una guerra commerciale derivante dall’introduzione di dazi, con effetti al ribasso su azioni e rendimenti obbligazionari. [...]
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