Non c’è solo una crisi del Welfare State, ma dello Stato Fiscale: anche negli Stati Uniti, per citare l’esempio di un Paese asseritamente “liberista”, la dinamica della spesa pubblica assistenziale è divenuta inarrestabile nonostante ci sia l’obbligo di avere una assicurazione sanitaria privata e la gran parte dell’istruzione sia pagata direttamente da chi ne usufruisce.
C’è un altro aspetto da considerare: la progressiva sostituzione del lavoro umano con quello meccanico. In ragione dei maggiori costi e della minore efficienza, il fattore lavoro rappresenta una misura sempre più ridotta nella attività produttiva: ciò significa che si riduce costantemente il peso del salario rapportato al valore della produzione. Di conseguenza, anche la dinamica dei contributi sanitari e previdenziali, che vengono pagati in percentuale fissa sui salari, risulta proporzionalmente meno veloce rispetto a quello dei fatturati delle imprese. [...]
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