Una Germania indebolita su più fronti si accinge a chiudere un anno davvero cupo, cercando di raccogliere i pezzi di ciò che resta di quella solidità - un volta esempio per l’Europa - per costruire una nazione nuova nel 2025.
Tra il caos politico che porterà alle elezioni il 23 febbraio prossimo, un’industria caduta in disgrazia, con l’annunciata chiusura di tre stabilimenti Volkswagen a rappresentare più di ogni altro evento la decadenza produttiva del Paese e le incognite di un mondo in rapido inasprimento - con Cina e guerra in Ucraina due spine nel fianco per la Germania - si annida anche lo spettro di una crisi energetica. E la possibilità di un necessario ritorno al nucleare. [...]
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