Spostarsi sui mezzi pubblici ha sempre offerto un’opportunità comoda per valutare le mutevoli forme di consumo dei media.
Settant’anni fa, avresti visto un mare di teste sepolte nei giornali. Da circa 15 anni, gli occhi sono incollati agli schermi. A prima vista, la situazione odierna è simile, ma non si nota una sottile differenza. In precedenza, quegli schermi tendevano a mostrare parole; ora intravedi il tremolio rivelatore di un flusso infinito di video di piccole dimensioni. [...]
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