La prospettiva di un secondo mandato presidenziale di Donald Trump ha riacceso le tensioni sui mercati finanziari globali, ma questa volta la Cina sembra orientata a evitare manovre drastiche sul tasso di cambio del yuan.
Durante il primo mandato di Trump, il yuan aveva subito una svalutazione superiore al 12% tra il 2018 e il 2020, in risposta ai dazi americani. Ora, gli esperti prevedono una strategia più prudente per limitare i danni a un’economia già fragile. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: