Notizia bomba direttamente da Davos, dove il presidente di una banca centrale ha ammesso di non escludere il ritorno a una politica monetaria incentrata sui tassi negativi, ovvero sui tassi sotto lo zero, smentendo quell’assunto secondo cui non solo la Fed di Powell sarà costretta a chinare il capo di fronte a un destino caratterizzato da tassi di interesse “higher for longer” (più alti per un periodo di tempo più lungo), ma che a prostrarsi di fronte a questo diktat sarebbero anche altre istituzioni, BCE di Lagarde inclusa.
E invece no, sostiene questo banchiere centrale, secondo cui evidentemente l’inflazione non è più quello spauracchio che continua ad assillare molti dei suoi colleghi, tra cui Christine Lagarde e Jerome Powell, costretti ogni volta ad affossare le speranze e le speculazioni dei mercati su tagli dei tassi più aggressivi. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: