Il "decennio perduto" si è trasformato in ventennio e poi, evidentemente, in un trentennio. L’economia del Giappone continua ad essere impantanata nelle sabbie mobili, dando l’impressione di non riuscire a scrollarsi di dosso, in maniera definitiva, la grave crisi finanziaria che ha travolto l’intera Asia a cavallo degli anni ’90.
La cicatrice conseguente a quel periodo è sempre sul punto di riaprirsi, o comunque funge da pericoloso promemoria ai sogni di gloria di un Paese che, al netto di tutto, può comunque contare su un pil nominale di circa 4,9 trilioni di dollari e della palma di quarta economia mondiale. È il paradosso del Giappone che non sa più crescere. [...]
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