L’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca era stato accolto con entusiasmo dai mercati finanziari. Durante la campagna elettorale, le politiche economiche proposte sembravano generalmente favorevoli alla crescita delle borse. Sebbene la sua retorica protezionista e i dazi fossero un punto critico, essi venivano percepiti come elementi di scarsa rilevanza immediata, un po’ come accadde nel 2018.
Chi avrebbe mai pensato che, a meno di un mese dalla sua elezione, si sarebbe già parlato di "Trump-recessione"? Questo scenario inaspettato conferma una delle massime più citate dagli investitori contrarian: sui mercati, è sempre meglio aspettarsi l’opposto di ciò che sembra ovvio. [...]
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