Da quando è iniziata la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina, l’economia della Russia è stata costretta ad adattarsi ad un nuovo contesto geopolitico.
Senza più la possibilità di esportare risorse energetiche a volontà nei ricchi mercati europei e con il peso delle sanzioni occidentali, Mosca si è gradualmente spostata verso l’Asia, dove ha intensificato la cooperazione (e non solo commerciale) con la Cina, venduto petrolio a prezzi di saldo all’India e intensificato i dialoghi con tanti altri governi locali, compresi quelli di Giappone e Corea del Sud, ovvero i due principali partner Usa nell’Indo-Pacifico. [...]
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