Fin dalla notte dei tempi, l’essere umano ha trovato nella vita di gruppo una strategia di sopravvivenza. Un individuo isolato era esposto a pericoli maggiori rispetto a chi si muoveva in comunità. Seguire il gruppo significava aumentare le probabilità di sopravvivenza, evitando rischi che potevano risultare fatali.
Questo istinto primordiale si è evoluto nel tempo, trasformandosi in un potente collante sociale: condividere un destino comune rafforza la coesione del gruppo. Se tutti affrontano la stessa sorte, si crea solidarietà; se, invece, qualcuno si distingue positivamente, scattano meccanismi di invidia e competizione. [...]
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