Il mercato obbligazionario statunitense è il pilastro del sistema finanziario globale. Con 28.600 miliardi di dollari in circolazione, è l’infrastruttura invisibile su cui si reggono banche centrali, istituzioni private e flussi di denaro di tutto il mondo. Ma oggi, quella stessa struttura mostra segni di tensione preoccupanti. E questa volta non si tratta di fattori esogeni, ma di una crisi innescata direttamente dalle scelte politiche della Casa Bianca.
La miccia è scattata con l’annuncio dei nuovi dazi del 2 aprile. La risposta del mercato è stata brutale: fuga dagli asset rischiosi, balzo dei rendimenti dei Treasury a 10 anni (+30 punti base in pochi giorni), vendite forzate da parte degli hedge fund e un rapido deterioramento della liquidità. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: