Da febbraio i mercati sono scesi, lasciando sul terreno molti punti percentuali, e ad influire maggiormente sono stati gli annunci delle politiche di Trump, e non solo per quanto riguarda i Dazi, con il loro pericolo da un lato dell’inflazione e dall’altro di una minor crescita proprio per gli Stati Uniti.
In realtà questa crisi ha una particolarità: quella di essere stata innescata, seppur in un contesto geopolitico molto complesso, da “messaggi” più che scelte politiche di un solo uomo. Non è una crisi finanziaria o del settore Tech o dovuta ad una recessione, visto che non è questa la situazione globale. È pur vero che perseguire nella logica del Muro contro Muro può innescare processi inflattivi in un contesto di recessione. Ma credetemi, non sono mai stato davvero preoccupato – e le telefonate che ho ricevuto mi dicono che nessuno di voi lo è stato veramente – proprio perché era ed è una crisi gestibile e nessuno, neanche Trump, potrà proseguire nel penalizzare il proprio Paese e sé stesso, così come dimostrano le trattative avviate con tutti i numerosi Paesi coinvolti dai Dazi. [...]
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