Dalla crisi energetica scatenata dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, l’Unione Europea ha compiuto passi significativi per liberarsi dalla storica dipendenza dal gas russo. Ma l’ambizioso piano per eliminare completamente le importazioni di gas naturale e GNL russo entro il 2027 si scontra con una realtà complessa, fatta di interessi divergenti, limiti infrastrutturali, volatilità dei mercati e scenari geopolitici ancora incerti.
Ad oggi, nonostante un netto calo delle forniture via gasdotto, la Russia continua a coprire circa il 19% del fabbisogno di gas dell’Unione Europea, attraverso il gas liquefatto e il corridoio del TurkStream, che attraversa la Turchia per rifornire l’Europa centrale. È un dato che mostra chiaramente come, al di là degli annunci politici, la dipendenza da Mosca non sia ancora stata del tutto superata. [...]
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