Il dibattito su cosa sia davvero uno stablecoin si è fatto più acceso negli ultimi mesi, ma la realtà è sorprendentemente semplice: se versi denaro a un’entità che lo investe e in cambio ricevi qualcosa che puoi riscattare in qualsiasi momento al valore nominale, allora sei un depositante e l’entità è una banca.
Poco importa se quella “cosa” è un token digitale usato nel mercato crypto, in un’app di pagamenti transfrontalieri o persino per acquistare una gomma da masticare: funziona come un deposito, e per questo va trattata come tale. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: