Ridurre – o addirittura eliminare – il deficit commerciale degli Stati Uniti è un obiettivo storico quanto controverso. È il cuore della politica economica di Donald Trump, che interpreta lo squilibrio commerciale americano come il frutto di decenni di sfruttamento da parte di partner internazionali sleali. Un’opinione che ha condotto l’ex presidente a proporre dazi, restrizioni commerciali e, oggi, a scommettere apertamente su un dollaro debole.
Ma quanto dovrebbe davvero svalutarsi il dollaro affinché il deficit si riduca in modo significativo? E soprattutto, è questa una strada percorribile senza generare nuove instabilità globali? [...]
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