È opinione diffusa che gli investitori internazionali abbiano una esposizione eccessiva verso gli asset statunitensi, in particolare nel mercato azionario. Secondo molti analisti, questa concentrazione di investimenti potrebbe mettere a rischio la stabilità dei mercati finanziari degli Stati Uniti in caso di inversione dei flussi. Ma i timori potrebbero essere sovrastimati.
Alcuni dati sono senza dubbio impressionanti: alla fine del 2024, la posizione netta internazionale degli Stati Uniti (NIIP) — cioè la differenza tra gli investimenti stranieri in asset USA e gli investimenti americani all’estero — ha raggiunto i 26 trilioni di dollari. Questo valore rappresenta quasi il 24% del PIL globale, in crescita rispetto al 16% di soli due anni prima, trainato dalla domanda mondiale per le azioni USA, in particolare del settore Big Tech. [...]
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