Fino a qualche anno fa l’America Latina veniva comunemente definita “cortile di casa” degli Stati Uniti. Questa metafora, in realtà un po’ caduta in disuso da quando la Cina ha iniziato a far confluire massicci investimenti nella regione, è utile per descrivere il modo in cui Washington ha sempre storicamente visto e trattato la regione: come una zona di influenza diretta e privilegiata, quasi di proprietà, da controllare per motivi politici, economici e strategici. Qualcosa del genere sta succedendo a Pechino e al Sud-Est asiatico, con il Dragone che ha incrementato la propria presenza in un’area che può adesso essere quasi considerata il “cortile di casa” cinese.
La Cina di Xi Jinping ha puntato sul Sud-est asiatico proponendo investimenti e progetti che comprendono parchi industriali, porti, impianti di lavorazione del nichel, fabbriche di automobili e tanto altro ancora. Il risultato? Eccellente, almeno a giudicare dall’indagine sullo Stato del Sud Est asiatico del 2025 pubblicata dall’ISEAS-Yusof Ishak Institute di Singapore. [...]
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