In un contesto internazionale segnato dalla crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina, dalla crescente influenza economica cinese sulla Russia e dall’instabilità in Medio Oriente, il terreno per potenziali turbolenze finanziarie si fa sempre più fertile. A queste tensioni si aggiunge l’instabilità interna americana, che contribuisce a creare un quadro complesso per gli investitori globali. Per l’investitore europeo, questo scenario richiede un approccio strategico che contempli protezione e crescita in equilibrio, sfruttando le dinamiche di mercato emergenti.
Le previsioni indicano una debolezza del dollaro fino al -10% nei prossimi dodici mesi, con un progressivo spostamento dei flussi finanziari dall’azionario statunitense verso i mercati europei e emergenti. In Europa, la politica monetaria dell’ECB suggerisce ulteriori possibili tagli dei tassi, con una discesa potenziale fino all’1,5% entro fine anno, favorendo così il mercato obbligazionario in euro. Questi fattori delineano un’opportunità per gli investitori di approfittare del rialzo del mercato europeo azionario stimato attorno al +25% e di una valuta europea più forte, riducendo nel contempo l’esposizione al dollaro USA. [...]
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