Il conflitto in Medio Oriente non è solo una questione geopolitica. È un detonatore finanziario. Da inizio giugno, il prezzo del petrolio ha segnato un rally superiore al +20%, alimentato da tensioni sempre più gravi nella regione e dal timore concreto di un blocco nel canale di Hormuz.
È un movimento che le Borse non possono ignorare, e che investitori consapevoli non devono sottovalutare. Ma se il petrolio vola, perché Enel, Eni e Saipem stanno rispondendo con lentezza? E cosa aspettarsi nelle prossime settimane? [...]
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