Quando si guarda a Piazza Affari si pensa sempre a un mercato “vecchio”, fatto di banche, petrolio, utility e poca innovazione. Un mercato stanco, popolato dagli stessi nomi da vent’anni, dominato dalle solite dinamiche macroeconomiche.
Beh, niente di più sbagliato. In mezzo ai colossi consolidati esiste un sottobosco di aziende agili, profittevoli e in forte crescita. Comunque evolute, ad alta efficienza, e realtà industriali che generano bilanci da capogiro. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: