I media occidentali hanno più volte scritto e raccontato che la Cina sarebbe afflitta da un grande doppio problema sistemico: la sua economia consumerebbe poco ma al contempo investirebbe troppo. Mentre la seconda parte dell’affermazione, quella relativa sgli investimenti eccessivi, è effettivamente un problema reale, il primo assunto non è affatto vero.
Lo ha spiegato anche Ruchir Sharma, presidente del Rockefeller International, in un articolo pubblicato dal Financial Times dal titolo “Il mito del consumatore cinese represso”. Il contenuto del pezzo confuta la versione secondo la quale la Cina si sarebbe prefissata di diventare una potenza manifatturiera negli anni ’80 e di aver, da quel momento in poi, limitato la spesa dei suoi stessi consumatori per investire i loro risparmi nella realizzazione di porti e fabbriche. [...]
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