Mentre l’opinione pubblica occidentale si chiede ancora se valga la pena “staccarsi” dalla Cina, praticando quello che viene definito decoupling, Pechino ha già deciso di praticare uno smarcamento silenzioso dagli Stati Uniti. Oltre la Muraglia non lo chiamano né derisking, né decoupling: fanno semplicemente notare la pericolosità, l’inadeguatezza, il rischio di continuare a puntare solo e soltanto sui ricchi mercati dell’Occidente.
Non ha più senso farlo, o almeno, non ha più senso considerare quest’opzione la prima scelta in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Non è un caso che i produttori cinesi stiano correndo per trovare acquirenti, in patria e all’estero, in grado di sostituire, almeno parzialmente, il loro più grande mercato di esportazione: quello statunitense. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: