La crescente instabilità geopolitica e le restrizioni commerciali imposte dalla Cina stanno accelerando la trasformazione dell’Europa in un polo industriale per le terre rare, materiali fondamentali per la transizione ecologica, la mobilità elettrica e la difesa. Finora, quasi tutta la domanda europea di magneti permanenti, impiegati in veicoli elettrici, turbine eoliche, elettronica e applicazioni militari, è stata soddisfatta da fornitori cinesi. Ma la dipendenza da un’unica nazione è ormai percepita come un rischio strategico.
Per rispondere a questa sfida, l’Unione Europea ha lanciato il Critical Raw Materials Act (CRMA), un’iniziativa che punta a sviluppare una filiera completa e autonoma per l’estrazione, il trattamento, il riciclo e la trasformazione delle terre rare e di altre materie prime critiche. Tra i 47 progetti riconosciuti come strategici dal CRMA, nove sono concentrati in un singolo Paese, che sta rapidamente assumendo un ruolo guida nel continente. [...]
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