La Cina sta cercando da anni di rendere i consumi interni il motore principale dell’economia nazionale nel tentativo di ridurre la dipendenza dalle esportazioni, che risentono di guerre commerciali e rallentamenti globali, e dagli investimenti statali e infrastrutturali, che creano debito e bolle speculative.
La missione del Dragone, di per sé molto complessa, è stata recentemente complicata dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti, dall’invecchiamento della popolazione d’oltre Muraglia e da varie altre difficoltà interne. Ciò nonostante Pechino continua a escogitare modi per spingere i suoi cittadini a fare acquisti e ad incrementare la spesa. L’ultimo tentativo – tra l’altro particolarmente fruttuoso - coincide con un maxi programma governativo di permuta dal valore di 42 miliardi di dollari (una somma doppia rispetto alla cifra stanziata nel 2024). [...]
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