Se trovare buone azioni è difficile, nel mondo obbligazionario la sfida è 3 volte più complessa. Troppe emissioni, troppi codici ISIN, troppe differenze di struttura e di merito creditizio. Per questo serve un metodo. Un primo filtro semplice ma efficace è guardare cosa passa sul MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana, e concentrarsi sul segmento domestic. Qui trovi titoli liquidi, trasparenti, con emittenti conosciuti e quotazioni aggiornate in tempo reale su Borsa Italiana. Ma tra centinaia di bond, quali meritano davvero attenzione se cerchi strumenti investment grade? La risposta non è scontata, e lo screening che la maggior parte degli investitori fa in questi casi, potrebbe trarre in inganno. Ecco 3 esempi concreti.
Ovviamente no. Sul MOT ci sono decine di emissioni interessanti, ma queste tre sono investment grade che vengono fuori quando si ordina la lista del MOT per cedole più grandi. Notate un incongruenza? La cedola non riassume il vero rendimento dell’obbligazione. Un bond con cedola alta ma prezzo sopra la pari ha un rendimento reale più basso, perché parte della cedola serve a compensare il sovrapprezzo pagato all’acquisto. Non a caso, tra i tre titoli visti, proprio Unicredit, è quella che offre il rendimento a scadenza più alto. Il criterio dovrebbe piuttosto concentrarsi sul rendimento "netto" a scadenza. Se il focus passa su quello, ecco che queste 3 emissioni diventano impovvisamente poco competitive sul mercato. [...]
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