Il ritorno delle pressioni commerciali nei gruppi bancari non è una novità, ma una piaga strutturale che si ripresenta puntualmente ogni volta che i margini finanziari si assottigliano e le direzioni generali decidono di trasformare ogni sportello in un bazar finanziario. A dieci anni dall’uscita di “Io so e ho le prove” e degli altri miei libri, dopo centinaia di articoli e analisi in cui ho denunciato le degenerazioni della malafinanza, la musica non è cambiata.
Oggi, con i tassi d’interesse in calo e i ricavi da fondi e polizze in contrazione, il copione si ripete: i dipendenti bancari tornano sotto pressione (ma non denunciano, perché vige un’omertà silenziosa, alimentata dalla paura e dall’abitudine), i clienti diventano prede (ma non reagiscono, accecati dall’ignoranza e dall’avidità), e i dirigenti manifestano apparente sorpresa, ma spesso orientano le proprie scelte alla salvaguardia di posizioni e convenienze personali. [...]
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