C’è un metallo che ha fatto meglio di Bitcoin, oro e S&P 500 messi insieme. Si tratta del rame. L’8 luglio è bastata una frase di Donald Trump per farlo schizzare del +13% in una sola seduta (la migliore dal 1968) fino al massimo storico di 5,69 dollari per libbra. Il motivo? Un dazio monstre del 50% sulle importazioni, in vigore dal 1° agosto.
Ma dietro questo rally record non c’è solo speculazione. C’è un metallo al centro dell’industria, della transizione energetica, dell’AI. E adesso anche della geopolitica. Trump lo vuole “made in USA”, ma il problema è che gli Stati Uniti non ne producono abbastanza e costruire nuove miniere non è così semplice. Intanto il prezzo corre, le aziende fanno scorte e gli analisti si dividono tra chi prevede lo scoppio di una bolla e chi l’inizio di un nuovo superciclo. [...]
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