Nel dibattito politico americano – come in quello europeo – si fronteggiano da decenni due visioni opposte sul ruolo dello Stato. Da una parte, chi ne invoca una presenza forte, regolatrice e redistributiva; dall’altra, chi ne auspica una funzione più snella e limitata, centrata su sicurezza, diritti individuali e mercato. Negli Stati Uniti, questa contrapposizione si riflette in modo concreto nelle politiche dei singoli stati federati, ciascuno con ampi poteri fiscali e amministrativi. E se guardiamo al rapporto tra spesa pubblica e risultati ottenuti – in settori chiave come istruzione, sanità, infrastrutture e sicurezza – emergono dati interessanti, a tratti sorprendenti.
Partigianerie a parte, vale la pena chiedersi: quale modello funziona meglio? Chi riesce a fare di più con meno? La risposta, con le dovute cautele, è che le amministrazioni repubblicane – pur con eccezioni – risultano mediamente più efficienti: spendono meno, ma spesso ottengono di più, grazie a modelli amministrativi ispirati al pragmatismo, alla decentralizzazione e alla responsabilizzazione. [...]
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