Il dollaro è da decenni il pilastro del sistema finanziario internazionale, ma il 2025 si è aperto con un’anomalia storica: la moneta americana ha registrato il peggior avvio d’anno dal 1973. Il suo successivo rimbalzo estivo si è rivelato debole e incerto, mentre l’ultima tornata di dati sul mercato del lavoro statunitense e le reazioni contraddittorie dell’amministrazione Trump hanno alimentato ulteriore incertezza.
A prima vista, il calo del greenback potrebbe sembrare il preludio a una fuga globale dagli asset americani. Eppure, i dati del Tesoro USA raccontano un’altra storia: gli investitori esteri continuano ad acquistare titoli statunitensi con vigore. Solo tra maggio e luglio, i flussi netti hanno superato i 545 miliardi di dollari, tra Treasury, azioni e obbligazioni corporate. [...]
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