Quest’anno e il prossimo, Google, Amazon, Microsoft e Meta spenderanno la cifra impressionante di 750 miliardi di dollari in data center per alimentare i loro modelli IA, con Morgan Stanley che prevede una spesa globale totale di 3.000 miliardi entro il 2029. Ma gli investitori agitati chiedono sempre più spesso: quali ritorni genererà questa immensa spesa? La storia suggerisce che abbiano ragione ad essere nervosi.
Pochi studiosi sono più adatti a collocare l’IA in una prospettiva storica di Carlota Perez, autrice di *Technological Revolutions and Financial Capital: The Dynamics of Bubbles and Golden Ages*. Nel suo libro, Perez identifica cinque grandi rivoluzioni tecnologiche: la rivoluzione industriale della fine del XVIII secolo; la rivoluzione del vapore, del carbone e delle ferrovie negli anni 1830; la rivoluzione dell’acciaio e dell’ingegneria pesante degli anni 1870; l’età della produzione di massa all’inizio del XX secolo; e la rivoluzione dell’informazione tecnologica iniziata negli anni 1970. Perez vede l’IA come un’estensione di quest’ultima. [...]
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