La criptovaluta più grande al mondo ha visto le sue oscillazioni annualizzate scendere da quasi il 200% di oltre dieci anni fa al 38% attuale, una volatilità paragonabile a colossi come Starbucks o Goldman Sachs, secondo Bytetree Asset Management.
Questo calo riflette un ingresso sempre più massiccio di investitori istituzionali orientati al buy-and-hold, segnando un passaggio definitivo da asset speculativo a strumento di lungo periodo. [...]
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