In Spagna l’imposta patrimoniale, introdotta nel 1978, è stata più volte ridotta o sospesa dalle regioni guidate dai conservatori, che hanno cercato di attrarre contribuenti facoltosi offrendo aliquote pari a zero. Madrid, Andalusia e perfino la Galizia, regione natale di Ortega, hanno aperto una competizione al ribasso che rischiava di prosciugare un gettito fondamentale per i servizi pubblici.
Per evitare che l’imposta si svuotasse, nel 2022 il governo Sánchez ha introdotto il contributo di solidarietà sulle grandi fortune. La misura, nata come temporanea dopo la pandemia, è stata prorogata e resterà in vigore almeno fino alla revisione del sistema di finanziamento regionale. Colpisce i patrimoni netti superiori ai 3 milioni di euro, con aliquote progressive fino al 3,5% oltre i 10 milioni. Sono previste franchigie di 700.000 euro e di 300.000 per la prima casa, oltre a un tetto complessivo che impedisce a imposta sul reddito e patrimoniale di superare il 60% del reddito annuale, a tutela di chi possiede molti beni ma pochi liquidi. [...]
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