Il bello dei mercati, specie quelli azionari, è che fanno tanto rumore quando crollano mentre li adorna il silenzio quando salgono formando anche nuovi top. Forse la ratio sta nel fatto che i primi sono molto più violenti e concentrati nel tempo mentre i secondi sono più lenti ma anche più incisivi dei primi.
Del resto, al netto di scenari apocalittici tipo la fine del mondo poi l’esistenza umana, Borse valori incluse, è solo proiettata a segnare nuovi target in crescendo. [...]
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