Sembra di essere tornati ai tempi della Chrysler, la più piccola delle marche automobilistiche americane, al terzo posto dopo General Motors e Ford, che per decenni ha causato grattacapi alla Casa Bianca, che con Barack Obama l’ha salvata per la seconda volta nel 2009 acconsentendo ad una fusione con la fino ad allora italianissima Fiat, doviziosamente sostenuta da fondi federali, creando la Fiat Chrysler Automobiles (FCA).
Anche quello dei microchip è da tempo un settore dove non solo competono colossi a livello mondiale, ma che è diventato particolarmente critico per gli Usa, per i divieti alla esportazione dei modelli più avanzati alla Cina e l’embargo al trasferimento delle tecnologie idonee a fabbricare i più sofisticati, quelli che hanno il wafer di spessore inferiore ai 20, 7 ed anche 2 nanometri, per evitare che Pechino ne approfitti per sviluppare i propri sistemi di Intelligenza Artificiale e li utilizzi per la costruzione di armamenti. [...]
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