Approvata alla Camera la legge che impone alle banche di aprire il conto corrente anche ai protestati.
E ora comincia lo show degli alibi per non rispettarla. Avrebbero dovuto esultare. Salutare con rispetto e consapevolezza una norma di civiltà, che finalmente riconosce un diritto essenziale a tutti: quello di poter aprire un conto corrente, anche se si è stati protestati, segnalati in CRIF o in ritardo con i pagamenti. E invece no. I primi a mettersi sulla difensiva sono proprio loro: i bancari. Categoria in grado di mutare pelle a seconda della corrente, ma sempre pronta a usare il latinorum della burocrazia per erigere barriere al posto di ponti. [...]
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