La Cina alza il livello dello scontro nella cosiddetta “guerra dei chip”. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, la Cyberspace Administration of China (CAC) ha ordinato ad alcune delle principali aziende tecnologiche del Paese (tra cui colossi come ByteDance e Alibaba) di non acquistare più chip Nvidia e di interrompere i test in corso su componenti già consegnati.
Il provvedimento riguarda in particolare l’RTX Pro 6000D, un processore grafico progettato da Nvidia proprio per rispettare le restrizioni americane sull’export e venduto esclusivamente sul mercato cinese. In teoria, quel modello avrebbe dovuto rappresentare un compromesso, ossia garantire alle aziende cinesi accesso a una tecnologia di alto livello, pur senza superare le soglie di performance vietate dagli Stati Uniti. Ma Pechino ha deciso di fare un passo in più, vietando l’acquisto e l’utilizzo di quei chip. [...]
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