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Perché il petrolio non crolla nonostante le previsioni di eccesso di offerta

19 Ottobre 2025 - 07:01

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Perché il petrolio non crolla nonostante le previsioni di eccesso di offerta

Redazione Money Premium

Le previsioni di prezzi a 40 o 50 dollari al barile si scontrano con un contesto dove la geopolitica, le strategie di accumulo e le decisioni dei produttori agiscono da contrappesi strutturali.

Da mesi, quasi all’unisono, i principali centri di analisi e previsione annunciano l’arrivo di un eccesso di greggio destinato a spingere i prezzi verso un crollo. La narrativa dominante insiste sul rallentamento economico globale, sull’avanzata delle energie alternative e sulla riduzione della dipendenza dagli idrocarburi. Tuttavia, i dati mostrano una realtà diversa: le quotazioni rimangono ferme, oscillando in una fascia relativamente stabile, senza i tracolli prospettati.

Il primo nodo riguarda le sanzioni energetiche alla Russia, introdotte da Unione Europea e Stati Uniti per limitare i flussi finanziari verso Mosca. Essendo la Russia il secondo produttore mondiale, ogni riduzione strutturale delle sue esportazioni incide direttamente sull’equilibrio domanda-offerta. Il mercato, pur consapevole delle ritorsioni e delle strategie di aggiramento tramite flotte ombra, sconta comunque il rischio geopolitico e incorpora un premio di prezzo che non può essere ignorato. [...]

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