Francesca Albanese, giurista italiana e relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, non riesce ad aprire un semplice conto corrente nel suo Paese. Nemmeno Banca Etica ha potuto accogliere la sua richiesta, come ha spiegato in Parlamento il direttore generale Nazzareno Gabrielli.
Ed è proprio questo “nemmeno” a rendere la vicenda ancora più grave. Banca Etica non è solo una ragione sociale: è l’unico istituto di credito in Italia nato con la missione dichiarata di sostenere la finanza etica e solidale, finanziando progetti sociali, culturali e ambientali e rifiutando speculazioni e attività controverse. Se perfino una banca costruita sull’idea di inclusione e giustizia sociale è costretta a chiudere le porte, significa che il meccanismo che la blocca è più forte della sua stessa ragione d’essere. [...]
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