C’è un titolo che, dopo essere crollato di oltre il 60% dai massimi, sembra essere tornato a far parlare di se a Piazza Affari. Nelle ultime due settimane, è riuscito ad alternare un guadagno giornaliero del 7% giornaliera, una perdita pochi giorni dopo dell’8% in qualche ora, per poi tornare nuovamente sui massimi di periodo. Un movimento up and down che ha sorpreso molti osservatori, ma che ha precise motivazioni: da un lato, l’ipotesi di cessione della divisione di rami non redditizi dell’azienda, che non hanno mai prodotto utili significativi e, dati di vendita migliori delle attese sia in Italia sia negli Stati Uniti. Dall’altra, nuove preoccupazioni riguardo la guerra commerciale intrapresa da Trump verso la Cina.
Non stiamo parlando di una novità assoluta: questo titolo è stato già al centro di molte discussioni negli ultimi anni. Dai suoi massimi ha perso circa il 62% del valore, vivendo una lunga fase ribassista che ha messo alla prova la pazienza degli investitori. Eppure, nonostante le difficoltà, il gruppo ha mantenuto un dividendo medio superiore all’8% nel 2025, rendendolo uno dei titoli a maggiore distribuzione cedolare tra i grandi del listino. [...]
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