Sette primi ministri e nove governi bruciati in otto anni, una manovra che non si riesce a scrivere e un impatto con la realtà che rischia di essere durissimo: la caduta di Sebastien Lecornu ha portato allo scoperto tutte le problematiche del governo di Emmanuel Macron, presidente francese che rischia di passare l’ultimo anno e mezzo del suo secondo mandato (si voterà ad aprile 2027, non si può ricandidare) tra l’incudine e il martello.
L’incudine è la durissima situazione economica del Paese, con un debito pubblico che ha superato quota 4 trilioni di euro, un deficit che supererà nettamente il 5% del PIL anche nel 2025, le agenzie di rating che hanno declassato l’OAT decennale transalpino ormai scambiato agli stessi livelli del BTP italiano e un’incertezza sul futuro dei conti dello Stato. [...]
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