Un giorno, un mese, un anno, un secolo: anche gli eventi mediorientali vanno collocati in una prospettiva storica, in cui i vari protagonisti si susseguono perseguendo strategie di dominio che prevedono tattiche sempre diverse, perché cambiano profondamente anche le relazioni economiche.
Una volta che gli Usa sono diventati i primi esportatori al mondo di prodotti energetici di origine fossile, come si è vantato il Presidente Donald Trump nel corso del suo intervento all’ultima Assemblea generale dell’Onu, chiudendo un profondo gap economico che penalizzava il suo import, è ovvio che ne sono rimaste profondamente modificate anche le relazioni economiche e finanziarie con l’Arabia Saudita, che ha come principale cliente la Cina e non più gli Usa, e soprattutto quelle fondate sui petrodollari come strumento di dominio globale della valuta statunitense e di alimentazione del sistema finanziario statunitense attraverso la sottoscrizione dei titoli del debito federale e di azioni quotate a Wall Street. [...]
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