Il conto è salato, ancora da pagare e su questioni che in alcuni casi si trascinano da oltre vent’anni, soprattutto in fatto di ambiente. C’è sempre qualche novità quando si parla di procedure d’infrazione, lo strumento con cui la Commissione europea interviene per garantire la corretta applicazione del diritto dell’Unione da parte dei Paesi membri.
Tra archiviazioni e aperture di nuovi casi, il totale delle procedure attive contro l’Italia è soggetto a continue variazioni: perlopiù positive negli ultimi tempi, dato che gli accertamenti attualmente in corso risultano in calo rispetto a qualche anno fa. Il nostro Paese resta comunque tra i membri Ue con più procedure d’infrazione pendenti, anche se c’è chi fa peggio. La consolazione è magra se si pensa all’impatto sui conti: dal 2012 a oggi l’Italia ha pagato oltre un miliardo in sanzioni. [...]
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Claudio-Fogazza-155507
·1 mese fa
* La Commissione Europea avvia regolarmente procedure contro l’Italia per il mancato o incompleto recepimento di direttive europee.
Nel marzo 2025, una procedura d’infrazione
per non aver recepito la direttiva di riforma del mercato elettrico.
l’ambiente, i trasporti e l’attuazione direttive.
procedure in materia ambientale.
Dipartimento per gli Affari Europei: Offre un resoconto aggiornato.
Commissione Europea: Mette a disposizione del pubblico un database interattivo sui casi di infrazione, settore e stato di avanzamento.
Camera dei Deputati: Pubblica dossier informativi con dati aggiornati sul numero e sullo stato delle procedure a carico dell’Italia.
Metano: Procedure relative al regolamento.
Procedura riguardante la trasmissione dei dati doganali.
Procedura per tassazione discriminatoria dei redditi.
IMU e Tari: Procedura per l’IMU e la TARI dei pensionati non residenti.
non corretto recepimento della direttiva UE 2021/555 sul controllo delle armi.
non corretto recepimento direttiva UE 2016/343 sulla presunzione di innocenza.
Procedure relative al superamento dei limiti di PM10.
il Dipartimento per gli Affari Europei fornisce aggiornamenti trimestrali sulle procedure in corso, indicando l’apertura o l’archiviazione di nuovi casi.
* Le informazioni sulle procedure d’infrazione pendenti sono disponibili sui seguenti siti istituzionali:
* Le procedure nel 2025, relative al metano, alla trasmissione dei dati doganali, alla tassazione discriminatoria dei redditi e all’IMU/TARI per i pensionati non residenti, il non corretto recepimento della direttiva UE sulle armi e sulla presunzione di innocenza nei procedimenti penali.
* (luglio 2025)
* (giugno 2025)
* Procedure di infrazione più datate
Claudio-Fogazza-155507
·1 mese fa
dal 2012 a oggi l’Italia ha pagato oltre un miliardo in sanzioni.
A maggio 2024, l’Italia aveva 1.531 procedure d’infrazione in totale a livello europeo, di cui 611 legate alla mancata comunicazione di adeguate misure.
* Le procedure d’infrazione pendenti possono evolvere in modi diversi, ad esempio, possono essere archiviate se la Commissione ritiene che lo Stato membro abbia risolto la violazione, o possono essere intensificate se lo Stato continua a non adeguarsi.
* Attualmente, le principali procedure d’infrazione pendenti nei confronti dell’Italia riguardano il deficit eccessivo e il mancato recepimento di direttive europee in diverse materie.
È possibile ottenere un elenco aggiornato e dettagliato delle procedure sul sito del Dipartimento per gli Affari Europei e sui portali della Commissione Europea e della Camera dei Deputati.
* Nel giugno 2024, la Commissione Europea ha raccomandato l’apertura di una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia e di altri sette Paesi, a causa del superamento del limite del 3% del PIL nel 2023.
Claudio-Fogazza-155507
·1 mese fa
Le procedure d’infrazione pendenti sono procedimenti avviati dalla Commissione Europea contro uno Stato membro per presunta violazione del diritto dell’Unione Europea, che si trovano in una fase di sviluppo.
Scopo: Assicurare il rispetto del diritto dell’Unione Europea da parte degli Stati membri.
Inizio: La Commissione Europea può avviare una procedura in base a denunce, interrogazioni parlamentari o di propria iniziativa, quando rileva una violazione.
Fase precontenziosa: Avviene con l’invio di una lettera di messa in mora, a cui lo Stato risponde. Successivamente, la Commissione può emettere un parere motivato.
Fase contenziosa: Se lo Stato non si conforma, la Commissione può adire la Corte di Giustizia dell’UE.
Se la Corte riconosce l’inadempimento, lo Stato deve adottare i provvedimenti necessari per conformarsi al diritto UE.
Queste procedure si dividono in una fase precontenziosa (con lettera di messa in mora e parere motivato) e una fase contenziosa, che può culminare in un ricorso alla Corte di Giustizia dell’UE.
Caratteristiche principali