Per oltre un decennio l’Europa è stata sinonimo di sottoperformance. Crescita lenta, crisi del debito, disoccupazione elevata e un mercato azionario incapace di tenere il passo con la potenza di Wall Street. Oggi, però, qualcosa sembra cambiare.
Il vantaggio europeo nasce anche dalle debolezze altrui. L’S&P 500 è oggi fortemente concentrato nei “Magnificent Seven” — Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon, Alphabet, Meta e Tesla — che rappresentano oltre un quarto del valore totale dell’indice. Questa concentrazione amplifica volatilità e correzioni. L’Europa, priva di colossi tecnologici di pari dimensione, mostra invece una maggiore stabilità settoriale. [...]
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